Il titolo “Madi l’altra geometria sottolinea da un lato l’inserimento del movimento nella tradizione del rapporto tra arte e geometria e dall’altro evidenzia l’attualità e la capacità innovativa delle opere scelte”.
Fondato nel 1946 a Buenos Aires da Carmelo Arden Quin, figura di spicco nel panorama dell’avanguardia latino-americana, il MADI si
basa sui principi di “non-espressione, non rappresentazione, non simbolizzazione”.
Per il MADI, acronimo di MAterialismo DIalettico che implica anche una componente di non-sense e casualità, “l’opera è, non rappresenta; l’opera è, non esprime; l’opera è, non significa”.
“Il progetto espositivo, dallo spiccato fine educativo e didattico, riserverà ai visitatori del 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa non poche sorprese offrendo l’occasione di scoprire un fenomeno artistico di ampia portata, già noto in America Latina e in Europa e meritevole di attenzione anche in Giappone con l’auspicio che possano seguire ulteriori possibilità di confronto tra culture diverse”.