In occasione del centenario della sua nascita, esamineremo in che modo Calvino ha rappresentato i paesaggi nel progettare la propria poetica, e quale significato ha “Le città invisibili”, visto come punto intermedio nel percorso complessivo dello scrittore.
In primo luogo, si ripercorre l’intera carriera di Calvino. Poi vedremo come Calvino rappresenta il mondo nelle sue storie, o in altre parole, come guarda il mondo, riallacciandoci alle sue prime opere. Partiremo da le città reali dove Calvino ha effettivamente vissuto, ovvero le sue città “biografiche”, come “città visibili” in contrasto con le sue “città invisibili”. Da qui, ripercorreremo la lotta di Calvino per arrivare a una poetica dell’“invisibile” simboleggiato ne Le città invisibili. Si analizzerà poi Le città invisibili e come Venezia, la città natale di Marco Polo, il viaggiatore de Le città invisibili, sia sempre visibile e nascosta nei paesaggi delle città da lui visitate e raccontate, e come la rappresentazione delle città abbia portato Calvino a riflettere sulle città e sugli spazi in cui le persone vivono. Il risultato è uno studio su come Calvino sia arrivato alla propria destinazione e sugli spazi in cui ha vissuto. Il risultato è una poetica o estetica a cui Calvino è arrivato, che chiamerò “la poetica della natura”. La forma di storia-racconto che Calvino ha continuato a esplorare fino alla sua morte, avvenuta poco prima dei suoi 65 anni, sarebbe forse un mondo rappresentato con l’espressione “poesia in prosa”, in cui veniva messa in campo una modalità di pensiero filosofico che si potrebbe definire “riflessione”.
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Tadahiko Wada
Nato a Nagano nel 1952, è stato dottore di ricerca in letteratura presso la Kyoto University e professore emerito presso la Tokyo University of Foreign Studies. Dal 1999 ha insegnato presso la stessa università, nella quale ha ricoperto anche i ruoli di Preside di facoltà e di Prorettore. È andato in pensione nel marzo 2017.
È conosciuto per i lavori di traduzione della letteratura italiana moderna e contemporanea, soprattutto degli autori come Italo Calvino, Umberto Eco e Antonio Tabucchi. Per i suoi meriti nella promozione della cultura italiana è stato nominato Commendatore dell’Ordine della Stella della Solidarietà della Repubblica italiana. Nel 2011 e nel 2012 ha ricevuto il Premio nazionale per la traduzione del Governo italiano.
Tra i suoi libri segnaliamo “Venezia, sogno d’acqua”, “La voce, in quanto non significato”, “Fascismo, e poi”, “Nove scritti frammentari su Tabucchi” e “Ascoltare deviando”. Tra le sue traduzioni recenti troviamo “Piccoli equivoci senza importanza” (2017) e “Per Isabel” (2018) di Antonio Tabucchi, “Il giardino incantato/La tribù con gli occhi al cielo e altri 14 racconti” (2018) di Italo Calvino, “Cinque scritti morali” (2018), “La Misteriosa fiamma della regina Loana” (2018), “Diario minimo” (2019), “Sulla letteratura” (2020), “Il problema estetico in Tommaso d`Aquino” (2022) di Umberto Eco.