L’Istituto Italiano di Cultura di Osaka organizza la mostra sul corallo italiano “Seduzione Senza Tempo-Commercianti italiani di perle e corallo: Un viaggio nel tempo tra Kobe e Italia” al Kobe Kitano Museum dal 2 al 6 maggio 2019, in collaborazione con la D’Elia Company.
– Data e ora: il 2 maggio dalle 14.00 alle 17.30
dal 3 al 6 maggio dalle 9.30 alle 17.30
– Luogo: Kobe Kitano Museum ( http://www.kitano-museum.com/index.html )
* Ingresso libero
L’incontro tra l’Italia e il Giappone
“I commercianti di corallo a Kobe”
Prof. Nakano Yasushi – Tsukuba University dipartimento storia e antropologia
Come contributo a questa mostra, vorrei illustrare un esempio di scambio culturale nella storia recente tra l’Italia e il Giappone, attraverso “i commercianti di corallo a Kobe”. (omissis)
Nel 1866, dopo le riforme politiche attuate dallo shogunato, il cambiamento del periodo di isolamento (Sakoku) all’apertura dei porti (Kaikoku) e 12 anni dopo il Trattato di amicizia e commercio nippo-americano, fu firmato il Trattato d’amicizia e commercio con l’Italia. Nel porto di Kobe fu istaurato il Consolato e la Legazione italiana, che garantiva ai connazionali residenti un centro operativo per le loro attività. (omissis) Da una verifica effettuata attraverso il controllo degli italiani residenti dal periodo Meiji a poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, troviamo quasi 40 anni di documentazione, redatta però in modo saltuario. Il primo commerciante di corallo italiano si registrò nel 1908 (Anno Meiji 41) presso Yamamoto-dori 1 chome, a nome di Di Rosa. (omissis)
I commercianti italiani importarono attraverso il porto di Livorno il corallo giapponese acquistato a Kobe, attraverso grossi commercianti tedeschi, o aziende e banche affiliate alla Mitsui di Kobe. Dal censimento italiano sul commercio estero, si intravede poi come le importazioni giapponesi occupavano quasi il 95% delle 45 tonnellate di corallo, e il 98% dei 4 milioni 950 mila lire (dati 1906, anno Meiji 39), rendendo di gran lunga il Giappone l’esportatore maggiore del bene. (Omissis.)
Sappiamo che la residenza dei commercianti italiani non era inferiore agli altri palazzi coloniali di Kobe (il palazzo non è più presente, ed è ancora sconosciuto il suo indirizzo esatto. Se qualcuno ha delle memorie in merito, può mettersi in contatto con noi). Siamo però convinti che qualora esistesse ancora, sarebbe riconosciuto come uno dei tanti palazzi storici della zona.
Per fortuna, i rapporti commerciali e culturali tra Italia e Giappone, non furono effimeri come i palazzi. Attraverso il corallo, la domanda italiana e l’offerta giapponese si incontrarono in questo luogo, al centro della cittadina di Kobe. Con la rete dei commercianti di corallo, si diede un impulso enorme all’economia e alla cultura di entrambi i paesi. La storia e il racconto si tramandano fino ad oggi. Le foto appartenenti al sig. Alfonso Vitiello raccontano splendidamente la storia di quegli scambi. Inoltre, i coralli, i cammei e le perle esposte raccontano da un lato Torre del Greco, oltre alla storia di Napoli, e dall’altra il Giappone e Kobe, racchiudendo in loro la storia e gli scambi dei nostri antenati.