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Esposizione “EkPyramis” presso The Sakai City Hall

“EkPyramis”

“ La modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabile” (Baudelaire).

Ekpyrosis: termine greco che significa: “uscito dal fuoco” , la conflagrazione universale per la quale ogni cosa deriva da esso.

Pyramis: dal greco: “della forma del fuoco”.

Gli artisti fronteggiano la forma della piramide e con Lei la storia e la simbologia che l’ha attraversata nei secoli. Il fuoco diviene cifra metaforica dell’atto di creazione, incipit d’ogni gesto che preannuncia la prova da sostenere con il vuoto originario, da cui tutto si dipana.

Misurarsi con una delle geometrie più pregne di significato della storia significa riconoscerne l’importanza fondativa nella storia dell’arte, assumersene il debito e riscattarlo attraverso la sua moderna manipolazione. Il moderno, parafrasando Baudelaire è proprio ciò che poggia contemporaneamente nell’eterno e nel fuggevole attuale.

Ecco dunque una base, un supporto, echeggiante di tutto l’immaginifico legato alla tradizione che contemporaneamente ne viene re-inscritto dall’artista (Lui, moderno alchimista) che ne trascende lo specifico infiammandone il significante per alimentarne l’espansione semantica.

Le Facce delle piramidi sono proprio le facce degli artisti, visioni differenti che si affiancano nello scrutare un orizzonte di possibilità non ancora esplorate, ognuno con la sua specificità stilistica e materica, ognuno con la propria firma che si incide nella patina del Tempo, forse il solo vero tema d’ogni operazione artistica.

Gli artisti:
Claudio Pantana
Ferruccio Gard
Sandro Bartolacci
Claudio Fazzini
Shuhei Matsuyama
Monica Rafaeli

*Ingresso libero

  • Organizzato da: イタリア文化会館-大阪、堺市
  • In collaborazione con: Arti Services