Kyoto
Per la prima volta nella storia delle tre entità, si produce un progetto artistico che è un viaggio, una serie di aperture, di punti luce legati alla parola tra oriente e occidente. Un viaggio che parte da Como alla galleria MAG il 19 settembre con la prima inaugurazione, per poi re-inaugurare alla Gallery Tomo il 1 ottobre e festeggiare la terza tappa con l’inaugurazione a Osaka il 2 ottobre negli spazi istituzionali dell’Istituto Italiano di Cultura. Un viaggio che durerà fino al 18 ottobre con la conclusione in contemporanea delle tre mostre. Una mostra divisa in tre città e che unisce due continenti sulla cultura e sulla parola attraverso gli specchi di luce che Marco Nereo Rotelli ha ideato appositamente per l’occasione. Una serie di 64 lamine in acciaio di piccole dimensioni che come ideali finestrini, oblò o porte che hanno la profondità dell’immaginario luminoso e la forza della parola tra essere e percepire, tra Italia e Giappone. Siamo di fronte ad un alterazione della visione dello specchio, in quanto l’alterazione dello specchio, genera l’alterazione della forma. Vige l’assioma, alterità è uguale ad identità.Marco Nereo Rotelli in questo progetto ha fortemente voluto dare attenzione all’immagine che la parola gli suggeriva, applicando una grande forza espressiva senza però mai farne figurazione o soggetto. Tutta la poesia che traspare è amore, ogni velatura d’acido é dipinto, materia astratta dalla superficie come un contemporaneo Rembrandt sull’antica tela.